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Nasce la casa editrice [LOW] dall’esperienza della cooperativa sociale Officine Gutenberg.
Una nuova voce nazionale, da Piacenza.
Una nuova voce nazionale che arriva dal basso.

Piacenza, 27 ottobre 2023

Dall’esperienza della cooperativa sociale Officine Gutenberg, nasce a Piacenza [LOW], una casa editrice indipendente, una nuova voce nazionale che arriva dal basso. I due titoli d’esordio sono Muretti a secco – La ricchezza della semplicità di Vittorino Andreoli e La nuova Spoon River di Edgar Lee Masters, a cura di Alberto Cristofori.

Officine Gutenberg persegue da oltre quindici anni l’obiettivo di accompagnare nel mondo del lavoro persone fragili in settori, quello dell’editoria e della comunicazione, dove la disabilità è di rado rappresentata.

Nata nel 2008 insieme a PiacenzaSera, il primo quotidiano online della città emiliana, sin dagli inizi la cooperativa si occupa di grafica e comunicazione, della gestione di biblioteche pubbliche e ha all’interno una stamperia che vede i dipendenti fragili coinvolti – oltre che nella distribuzione, nella logistica e nel book-crossing – nella realizzazione di quaderni, agende e libri di produzione artigianale.

Di recente, compiendo un percorso inverso rispetto al trend storico, la cooperativa dal digitale ha aperto all’attività editoriale tradizionale con le Edizioni Officine Gutenberg, diventando in breve tempo una conosciuta e apprezzata realtà nel piacentino: le collane si occupano di turismo lento e di valorizzazione del territorio, di tradizioni e cultura locali.

Sulla base di queste esperienze che hanno confermato spazi sempre nuovi di crescita del progetto e di sempre maggior coinvolgimento di persone fragili, Officine Gutenberg ha deciso di ampliare la sua attività con un marchio editoriale che si affacciasse al mercato nazionale.

Perchè [LOW]?

“Low era un nome che ci girava in testa da quando abbiamo iniziato a pensare a questo progetto”, afferma Giovanni Battista Menzani, responsabile per l’editoria di Officine Gutenberg e direttore editoriale della nuova casa editrice. “Cercavamo qualcosa che avesse a che fare con una voce che arriva dal basso, una voce non urlata, ma forte e gentile. Il nome era inizialmente provvisorio, poi ci siamo affezionati: e adesso ci piace. Perché veniamo tutti da terre basse, ovvero dalla grande pianura padana”. “Abbiamo un desiderio”, continua Giovanni Battista Menzani, “tornare alle storie, anche a quelle sbilenche, asimmetriche, radicali, poco mainstream”. Le parole d’ordine di LOW saranno: letteratura e fragilità. Contaminare. Unire e non dividere. E poi, soprattutto: umanità.